Oggi la questione del riciclo di materie prime è molto importante, sia dal punto di vista ecologico che dal punto di vista economico.
Innanzitutto, per produrre la carta dalla cellulosa di legno si consuma legno e alberi, infatti si calcola che ad esempio da un pino di diametro medio, alto 15 metri si ricava un metro cubo di legno, che può produrre 159 risme di carta A4, ossia 79.500 fogli. Secondo Greenpeace gli italiani consumano ogni anno circa 200 chilogrammi di legno, cioè circa 80 risme di A4, in pratica una famiglia di 4 persone utilizza 2 alberi ogni anno. Questi dati fanno pensare, e dati i problemi di inquinamento e deforestazione del pianeta, si vede che è d'obbligo riciclare.
Da un punto di vista economico l'uso delle materie secondarie, cioè della carta da macero, fa si che si utilizzino meno materiali primari, come il legno. In più c'è un risparmio dei costi di smaltimento perché si avviano meno rifiuti alle discariche.
Si calcola che con il riciclo di carta e cartone si risparmia secondo una media nazionale dell'Italia oggi circa un 40% di materiale primario, e che per produrre inoltre una tonnellata di carta vergine occorrono 15 alberi, 440.000 litri d'acqua e 7.600 kwh di energia elettrica mentre per produrre una tonnellata di carta riciclata bastano 1.800 litri d'acqua e 2.700 kwh di elettricità. Il che fa capire il risparmio anche da l punto di vista economico del riciclare.
